Io e mio marito due anni fa abbiamo ci siamo resi disponibili presso il Tribunale dei minori di Catania per l’adozione. Ad oggi, siamo in attesa di un’eventuale chiamata che potrebbe anche non arrivare in tempi brevi. Proprio per questo abbiamo deciso di attivarci, nel mentre, in un altro modo. Io ed Enrico abbiamo la forza, le energie ed il tempo da dedicare ai bambini che vivono situazioni difficili e quasi per caso, ci siamo imbattuti nell’affido culturale organizzato da MetaCometa. In cosa consiste? Portare il bambino o ragazzo a teatro, in giro per musei o al cinema, insomma si cerca di arricchire alcuni momenti della giornata con un pò di cultura.
Con le operatrici del centro diurno abbiamo deciso di vederci alcuni pomeriggi per iniziare a conoscere i ragazzi. Piano piano, anche su indicazioni delle operatrici, ci siamo avvicinati ad una coppia di fratelli, una bimba di 10 anni ed un ragazzo di 15. I fratelli passavano i loro momenti liberi, specialmente nel weekend, in casa, questo perchè la loro realtà abitativa non gli permetteva di svagarsi in altro modo (vivono in un villaggio sull’Etna mal collegato e fuori mano).
Questo volontariato è utile per tante coppie che aspettano un abbinamento adottivo e che possono arricchirsi ed essere utili ad altri bambini.
Serve anche per rivedere le proprie idee, le proprie convinzioni, si tratta di un’esperienza che può essere utile sotto vari aspetti per accogliere un bambino in modo più sereno e consapevole.
Purtroppo le emergenze sono tante: nel centro diurno abbiamo toccato con mano i bisogni di tante famiglie e tanti bambini che necessitano di vicinanza ed amore.
Viviamo questa esperienza con tranquillità ma anche accortezza. I legami si creano e sono belli ma è sempre importante rispettare i confini che esistono. Sappiamo che non potremmo mai essere delle figure genitoriali e quindi ci piace pensarci come degli zii.
C’è cautela ma non chiusura: si prende confidenza piano piano. Siamo con il cuore aperto, sereno passo dopo passo.